LA PRESENTAZIONE DEL X CALENDARIO DI MARIO CASSI E GASTONE CATTANEO “CREMA E LA GRANDE GUERRA 1914-1918 E I DIPINTI DI BICE BENVENUTI”.
Una giornata all’insegna del bel tempo, del cielo terso ed alla presenza di un’aria gelida ;ha fatto da cornice al raffinato edificio storico-barocco di Villa Benvenuti in località di Ombriano.
Quest’ultimo è stato oggetto di una conferenza promossa dall’Araldo, dal titolo: “Crema e la Grande Guerra 1914-1918, e i dipinti di Bice Benvenuti.
La giornata e con essa la fase espositiva, è iniziata come si confà in occasione di eventi di natura storica – militare, con l’esecuzione dell’inno nazionale di Goffredo Mameli divenuto di recente inno ufficiale del bel paese.
A fare gli onori di casa ed ad introdurre le tematiche oggetto della conferenza è intervenuto il Dottor Ferrante Benvenuti, il quale ha posto in essere tre filoni essenziali: bellico concernente la disfatta di Caporetto; eroico dovuto alle azioni intraprese dai militari, dagli uomini, dalle persone che hanno combattuto in nome di dati principi e valori, per il bene della Patria; in terzo ed ultimo luogo, gli acquarelli per ammorbidire ed attutire per certi aspetti l’impatto devastante della guerra.
A nome dell’Araldo, è intervenuto il Presidente Mario Cassi che ha ringraziato in primis il Dottor Benvenuti per l’ospitalità e la splendida location.
Il Cav. Cassi, ha illustrato minuziosamente ad un pubblico attento ed interessato la struttura del calendario.
Partendo dalla copertina e dalla medaglia per commemorare i 315 caduti nel conflitto bellico di Crema e dei territori limitrofi; in seconda battuta, la colonna votiva riportante i nomi dei 129 deceduti; in terzo luogo, l’Arciere e i professori caduti collocato in Piazza Trento e Trieste; in ultima battuta, il monumento a Santa Maria della Croce con i 35 caduti , e la sepoltura di 6 soldati austriaci nel famedio del cimitero comunale.
La Dottoressa Severina Donati de Conti con la sua innata classe, col suo innato portamento nel relazionarsi al pubblico, ha tracciato un profilo di Bice Benvenuti.
Quest’ultima, ebbe un’esperienza terrena breve (1850-1885), ma significativa e di tutto rispetto.
Bice Benvenuti ebbe una formazione culturale indelebile nell’ambito musicale e della scrittura.
Fu una figura poliedrica con innate doti artistiche e letterarie.
Nel 1881, ottenne un riconoscimento nell’attività musicale; e diede altresì vita alla pubblicazione di diversi racconti sulla rivista “perseveranza”.
L’animo irrequieto, la curiosità di Bice, la collocarono dal punto di vista artistico nell’impressionismo.
Bice Benvenuti fu un antesignana dei tempi: espresse i suoi pensieri in modo libero, e fu in possesso di una capacità di trasmettere le idee, le linee di pensiero nelle immagini.
B.P.