Nell’ambito delle iniziative dei “Sabato del Museo”, si è tenuta presso la Sala Angelo Cremonesi del Museo Civico, un’interessante ed appassionata conferenza afferente la disfatta delle truppe italiane a Caporetto.
L’evento di natura storico-culturale, è stato organizzato in primis dall’Araldo, in collaborazione col Touring Club Italiano, L’Istituto storico per il risorgimento e l’istituto del nastro azzurro di Crema, l’Associazione nazionale Combattenti e reduci sezione di Crema.
In presenza di un folto pubblico attento, qualificato, interessato ed appassionato ad argomentazioni storiche, ha fatto da prologo alla giornata il Dr. Ferrante Benvenuti (Presidente Onorario de l’Araldo), il quale ha posto in essere le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quel tragico periodo, quella tragica pagina di storia delle truppe italiane; in seconda battuta ha attribuito enfasi alla chiamata alle armi ai ragazzi del ‘99,a vicende familiari in quanto il padre nacque in quel anno.
In secondo luogo, è intervenuta la Referente del TCI sezione di Crema Anna Maria Messaggi, la quale ha posto l’attenzione su due aspetti: la ricerca di soggetti, di persone volontarie che mettono a disposizione un’esigua parte del loro tempo e delle loro energie per l’associazione; un secondo aspetto, legato alla raffigurazione degli eventi bellici a Caporetto attraverso la cartografia.
A seguito del Presidente del TCI, ha preso la parola Fabiano Gerevini, Vice Presidente dell’Istituto del nastro azzurro, il quale ha portato i saluti del Presidente Savino, quest’ultimo impossibilitato a presenziare all’evento. Gerevini ha posto l’attenzione che dalla sconfitta, è possibile creare le condizioni per rialzarsi, così come accade nell’ambito sportivo, infatti, le truppe italiane, nel 1918 conseguirono la vittoria a Vittorio Veneto, sconfiggendo a pieno titolo le truppe Austro-Ungariche. Per quanto concerne la “Caporetto a livello locale”, ha illustrato i fatti accorsi a Crema il Presidente de l’Araldo Cav. Mario Cassi, menzionando in merito l’acquedotto comunale, le opere d’arte di illustri artisti e pittori dell’epoca quali Antonio Rovescalli, di fotografi cremaschi dell’inizio del ventesimo secolo e di medaglie raffiguranti i fatti e le persone caratterizzanti l’epoca storica, nonché dei Prigionieri di Guerra Caduti e sepolti in Città e della Medaglia Istituita per le famiglie dei Caduti iscritti nell’Albo Nazionale.
Il Dr. Cristiano Crotti, ha trattato la tematica degli Ospedali Militari e della sanità militare in genere, le strutture ospedaliere del periodo storico di riferimento in concorrenza furono rappresentate dall’ospedale militare, gestito direttamente dalla Sanità Militare e l’Ospedale della Misericordia coordinato dalla Croce Rossa Italiana.
Il Dr. Puerari, da far suo, ha argomentato il pubblico con dovizia di particolari e dando vita ad un’oculata relazione, parlando del fronte militare che vide contrapposti l’Impero Centrale (Germania, Austria, Impero Ottomano),agli alleati (Russia, Italia, Gran Bretagna e Francia). Agli scontri, al conflitto, le truppe italiane giunsero impreparate dal punto di vista dei mezzi tecnologici usati per sconfiggere il nemico; subendo in tal senso una cocente sconfitta ,fatta di morti e dispersi di pari passo con le truppe alleate.
(Servizio fotografico di Alberto Marinoni)