A tal proposito, cogliendo la “palla al balzo”, il prof. Emanuele Bettini (Presidente ISRI e Gran Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana), ha speso alcune considerazioni, opinioni e pensieri sul significato dell’avvenuta unificazione. Bettini, ha messo in risalto ,i principi-gli ideali e i valori, di persone che hanno versato sangue per la Patria.
La conferenza-mostra, ha avuto il suo momento culminante con l’intervento del relatore Nob. Gianmaria Carioni: critico d’arte e pittore. Carioni ha deliziato con cognizione di causa il pubblico accorso, fornendo spiegazioni in merito alle creature artistiche dei pittori del XIX secolo, corredando il tutto con delle immagini. Il critico d’arte, si è soffermato sulle figure di pittori quali Manini e Racchetti, evidenziando le differenze artistiche e di concepimento della pittura. Luigi Manini (1848-1936), è stato un personaggio eclettico, versatile: scenografo, architetto, pittore di fama internazionale. A tal proposito, ottenne i suoi maggiori riconoscimenti ed apprezzamenti in Portogallo. Manini è ricordato in modo precipuo per l’ultimo Palazzo dei Re del Portogallo, il Palazzo del Bucaco, edificato verso la fine dell’800 e successivamente divenuto un Hotel di prestigio. L’artista cremasco è menzionato altresì come ritrattista, paesaggista, di capolavori artistici all’aperto ed alla luce del sole. Pietro Racchetti(1809-1853) è stato un pittore italiano. Il suo percorso di studi ebbe inizio a Bergamo sotto Giuseppe Diotti, successivamente a Roma con Vincenzo Camuccini. Opere notevoli, di un certo richiamo e visibilità, sono : la morte di Machiavelli, ai giorni nostri conservata nel Municipio di Crema, e un’Annunciazione rinvenuta nell’ambito delle collezioni degli Istituti di ricovero di Crema. Pietro Racchetti, è annoverato come uno dei più prestigiosi e grandi ritrattisti dell’800 cremaschi, capace ed in grado di eseguire con somiglianza personaggi defunti, ma conosciuti negli anni passati.
Sono stati degnamente ricordati con immagini inedite, e piccola esposizione, anche Mario Chiodo Grandi (1872-1937); lo scenografo Antonio Pressi (1877-1943) ed il futurista Mario Stroppa detto Marius (1880-1964).
A conclusione dell’evento artistico, il Presidente Cav. Mario Cassi, ha provveduto alla presentazione per sommi capi del libro: “Cialtroni e la Cialtroneria”. Il ricavato della vendita del volume, verrà interamente devoluto a scopo benefico, a favore dei bambini nefropatici di Milano. E’ stato consegnato un diploma al Merito al Volontario Angelo Ferla per l’impegno nel Volontariato culturale.
Una giornata primaverile, costellata dalla presenza del vento, ha fatto da cornice alla conferenza-mostra dal titolo: “I pittori cremaschi da non dimenticare, da Racchetti a Manini”. L’evento di matrice storico-artistica, si è tenuto nella splendida location dei chiostri del Sant’Agostino Sala Cremonesi, alla presenza di un pubblico delle grandi occasioni. La giornata e con essa l’evento, hanno avuto come prologo l’Inno di Mameli: Inno, dal quale si è preso spunto per delle riflessioni in merito al 156° anniversario dell’Unità d’Italia accorso la giornata precedente la conferenza.