Fortunato Marazzi nacque a Crema il 19 luglio 1851, figlio della Contessa Laura Vimercati Sanseverino e del Conte Paolo. Il senatore generale Fortunato Marazzi. Morì di malattia il 7 gennaio 1921. La sua casata vantava uno dei blasoni più importanti della città di Crema.
Soldato di leva nell’esercito Italiano, promosso ufficiale d’artiglieria, poi di Stato Maggiore. Nel 1906 divenne portavoce militare dell’opposizione costituzionale. Pubblicò quattro libri di pensiero militare, un romanzo,un volume di ricordi sulla Comune di Parigi, due raccolte di versi e tre di storia militare. Tenne molte conferrenze di carattere internazionale e ne pubblicò gli atti,come sul Canale di Panama , sulla Colonia Eritrea. Come riporta il Dr. Andrea Saccoman nella tesi di dottorato a lui dedicata nell’anno accademico 1997-98: “Gli interventi pubblici, le prese di posizione e la vicenda biografica, offrono spunti così numerosi che, se si volesse dar conto di tutti i riferimenti bibliografici possibili, si dovrebbero elencare tutte le opere sulla storia cremasca, italiana ed europea nel periodo che va dagli anni cinquanta dell’ottocento fino al primo dopoguerra“.

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Consigliere comunale dal 1910 al 1920. Fortunato fu avviato , come si usava, alla carriera militare in Marina , nel 1867 alla scuola di Napoli, ove poco tempo dopo divenne Guardia Marina. Fu scelto per accompagnare il Principe Amedeo di Savoia Duca d’Aosta in una crociera in Terra Santa e in Egitto a bordo della corazzata “Castelfidardo“. Fu volontario nella Legione Straniera, dove il 3 febbraio1872 fu promosso tenente, grado che mantenne nell’esercito italiano. Nel 1890 fu eletto deputato nel collegio di Crema, e per varie legislature (fino al 1919) militò in parlamento. Durante la Prima Guerra Mondiale comandò la dodicesima Divisione sul Carso ed entrò a Gorizia fra i primi. Tutto il lavoro svolto nella conquista della città è ampiamente narrato e documentato nel suo libro “Splendori ed ombre della nostra guerra”. Il Regio Decreto del 28 dicembre 1916 motivava: A Fortunato Marazzi Tenente Generale, “Si distinse per energia ed intelligente azione di comando in una serie di combattimenti vittoriosi che condussero alla salda conquista di posizioni importanti sul Carso. Preparò e diresse con abilità e sagacia l’azione offensiva contro la testa di ponte di Gorizia conducendo con impeto travolgente le sue truppe ad infrangere tutta la vasta e solida organizzazione difensiva avversaria, e varcò primo con esse l’Isonzo, entrando in Gorizia e lanciandosi all’inseguimento del nemico.
Monte S.Michele 9-10-1915, Podgora – Gorizia 6-12-1916
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La sera della Vittoria Leonida Bissolati gli scriveva un’elogio. Per questo fatto, certificato dal Regio Decreto, Fu insignito della seconda insegna più importante della casa regnante, dell’alta Onorificenza dell’Ordine Militare di Savoia da Re Vittorio Emanuele III. La Città natia, Crema, lo ricorda con una Scuola Professionale “Istituto Fortunato Marazzi” e, una delle vie del centro storico.  Nel 1924 i figli donarono uno dei più bei monumenti della Città ad opera dello scultore Diazzi, a ricordo del generale da poco scomparso, inaugurato dal Principe ereditario Umberto II di Savoia, e , commemorante i caduti del Primo conflitto mondiale, tuttora situato nella piazza Trento e Trieste di fronte al Palazzo della famiglia. Sull’angolo del palazzo Marazzi, rivolto nell’attuale via Lucini vi è una piastra marmorea dedicata al generale voluta dalla famiglia.