Il Canonico Cesare Donato Benvenuti (Montodine, 1669 – Napoli, 1746) è stato un filosofo e teologo italiano,  dal 1708 fu  Abate Generale Lateranense. Fece stampare un’opera sulla vita di Sant’Agostino e una traduzione in italiano della Città di Dio. Nacque dall’unione dei conti Girolamo Benvenuti e  Domitilla Scotti di Piacenza. La prima istruzione fu nella casa paterna di Crema, successivamente nelle scuole tenute dai Barnabiti. A 16 anni volle seguire l’esempio dei suoi due fratelli entrando nella vita ecclesiastica diventando  membro della Congregazione lateranense a San Leonardo di Verona. Dopo sette anni di studi di filosofia e teologia venne nominato rettore e come tale risiedette in varie città. Nel 1708 a Roma venne dichiarato abate perpetuo privilegiato con l’incarico di presiedere alla Congregazione dei casi di coscienza e di emanare i giudizi relativi. Per questo incarico che esercitò per otto anni crebbe la sua fama di teologo tanto che dal cardinale Barberini lo volle accanto a sé come teologo ed esaminatore sinodale. Benvenuti fu anche postulatore della cause dei santi e si adoperò in particolare per la beatificazione del venerabile Pietro Fererio che fu beatificato da papa Benedetto XIII. Cesare Donato Benvenuti fu anche un diplomatico e trattenne relazioni con la    Germania e l’Austria. Assieme a questi uffici curiali Benvenuti esercitò anche le pratiche caritative visitando e prendendosi cura dei bisognosi di ogni cura. Da Roma a si trasferì alla città di Napoli dove si ammalò di apoplessia e morì nel 1746.

PIERRE SUBLEYRAS  PORTRAIT DE CESARE BENVENUTI, VERS 1742.

UN CREMASCO AL LOUVRE